Si è tenuta martedì scorso alle 21 la serata Expo al Collegio Vescovile S.Alessandro di Bergamo. Alla presenza di un’attenta platea e del Magnifico Rettore, Mons. Sana, hanno tenuto l’interessante intervento la dott.ssa Maria Cristina Paganoni, Ex-allieva del Collegio, Ricercatrice di Lingua e Traduzione Inglese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell´Università degli Studi di Milano, ed il dott. Claudio Rossi , Economista d’Impresa ed Esperto di Aziende Familiari, ospitati e coordinati dal dott. Marco Ghitti, Rappresentante degli Ex allievi del Collegio Vescovile Sant’Alessandro. (a cura di Federico Rossi)
Nel 2015 Milano ospiterà un´esposizione universale dedicata al rapporto fra cibo, salute e sviluppo sostenibile dal tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. Spostando l´accento dal prodotto al processo, dal “cibo” al “nutrire”, il tema del convegno ha sottolineato l´intenzione non tanto di esporre merci e beni, ma l’esigenza di avventurarsi in un percorso progettuale molto più ampio e ambizioso che metta al centro la vita stessa del pianeta e i nuovi saperi creativi dell´uomo artigiano del mondo globalizzato, partendo da una profonda analisi del territorio e dei suoi veri drivers competitivi.
Ad una dettagliata disamina sulle esposizioni universali come pratica culturale e come elemento di crescita del territorio, è seguita una riflessione su come l´EXPO 2015 intenda interpretare la nozione di sostenibilità e, infine, alcune considerazioni sulle possibili ricadute del mega evento sul territorio bergamasco.
Insomma, grazie all’intervento della dott.ssa Paganoni, si è potuta ripercorre una traiettoria che partendo dalla Grande Esposizione di Londra del 1851 ha attraversato tutto il secolo scorso per approdare a Milano nel 2015. Da “Peace, Progress and Prosperity” a “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, accompagnando la rivoluzione industriale e passando per le due grandi guerre mondiali, la crisi del ’29, il boom economico, la prima grande crisi energetica e la recente crisi finanziaria che ha straziato i mercati globalizzati ed agitato, worldwide, le notti degli investitori, la storia delle esposizioni universali è ormai “sucum et sanguinem” dell’economia e del lifestyle contemporaneo.
Milano oggi ha la fortuna-opportunità-sfida di raccogliere il testimone di questo percorso ma, ha chiuso il dott. Rossi, diventa una priorità plasmare l’evento a misura di territorio se Bergamo, al pari di Milano, vuole raccogliere il massimo dei frutti dall’investimento. E per fare questo non basta l’esame sincronico delle opportunità economiche legate all’evento ma l’obiettivo dell’indagine deve assolutamente prendere in considerazione anche l’aspetto diacronico delle potenziali ricadute. Questo sia sotto l’aspetto puramente finanziario che quello della desiderabilità sociale e per farlo occorre prima di tutto mappare quali siano oggi i reali vantaggi competitivi del nostro territorio su cui convenga investire, senza lasciarsi andare a sentimentalismi o false consapevolezze.