E anche questa volta ci troviamo di fronte al solito dibattito di sempre: “meglio tante ed articolate norme che diano voce a tutti i possibili interessi della cittadinanza” o “meglio poche norme, certe, definite e comprensibili che indirizzino i cittadini”?
Non è certo facile addentrarsi in questo oscuro e imprevedibile ragionamento ma se è vero che la storia “magistra vitae est” potrebbe valere la pena di farci un breve e magari superficiale riflessione. (di Federico Rossi)
Per benevolenza vi evito la storiella trita e ritrita della “Torre di Babele” che già di per se potrebbe dimostrare di come senza condivisione e comprensione non si vada da nessuna parte e si generi il “male per tutti”. Magari potremmo incominciare invece proprio dalla storia più certificata ovvero quella dell’Impero Romano, che ha visto il suo condiviso ed apprezzato successo, per diversi secoli, anche dalle nostre parti lombarde.
Le fonti storiche certificano o, meglio, ci suggeriscono che prima dell’arrivo della “Pax Romana” il paesaggio agrario della pianura intorno a Bergamo era privo di ordine, sebbene, apprezzerebbero gli ecologisti, rispecchiasse fedelmente la spontaneità che aveva caratterizzato la precedente messa a cultura delle terre. Una situazione quindi sicuramente complessa anche se, tutto sommato, a misura d’uomo.
Con l’avvento degli agrimensori romani la situazione però subì un cambiamento così radicale che taluni segni sono pervenuti sino a noi. A colpi di groma, cardini e centurie e magari, enfatizzando talune esigenze di pubblico interesse, le aree, le culture e le regole divennero certe, stabili, efficienti e rispettate. Le paludi vennero bonificate e le centuriazioni costituirono una base indiscutibile per l’apparato fiscale, al quale, visti i tempi non proprio “democratici”, non era sempre possibile fare “ricorsi” od “interpelli”.
A questo punto e per concludere il ragionamento verrebbe da domandarsi: “qual’ è, quindi, il comportamento più idoneo a garantire lo sviluppo e la crescita, anche economica, di una comunità?” Non volendo condizionare nessuno, lascio ovviamente a ciascun lettore il darsi la risposta, sulla base di quanto detto.