Da un’indagine effettuata sul territorio bergamasco per conto di Confindustria si è definito il profilo medio del ricorso ai servizi finanziari delle imprese della provincia. (a cura di Federico Rossi).
Sebbene di non recentissima edizione, attraverso un questionario che ha coinvolto un campione rappresentativo composto da 50 aziende ( 48% piccole, 36% medie e 16% grandi) si è indagata tutta l’area delle esigenze di servizio delle imprese e si è rappresentato il quadro di riferimento tipico per Bergamo e provincia.
A partire dall’area organizzazione la survey ha esplorato anche la parte di strumenti per la gestione aziendale oltre che la conoscenza/utilizzo da parte degli imprenditori e del Top Management Team degli strumenti di advisory, finanziamento ed investimento messi a loro disposizione da parte del sistema locale, ivi compresi gli Istituti di Credito.
Ad un’attenta lettura, già da allora ne emergeva un quadro complessivamente focalizzato sul presente e sul fare. Infatti si nota un’enfasi particolare verso attività connesse all’amministrazione, al reporting di breve (budget finanziario annuale), all’utilizzo prevalente di servizi di incasso/pagamenti e dell’ottenimento dei fidi, del remote banking o delle varie forme di rendicontazione contabile. Eccezion fatta per il campione delle grandi aziende, sembra, invece, meno importante per l’imprenditore fare uso di servizi legati alla gestione strategica del business quali piani finanziari pluriennali, utilizzo di modelli predittivi dell’andamento economico generale e di benchmarking oltre che di advisory nella valutazione della struttura finanziaria o gestionale delle proprie imprese.
Se pensiamo che questo quadro è stato fotografato non molto tempo prima della grande crisi economica globale di fine 2008 ben ci puo’ dare un segnale di come le nostre realtà imprenditoriali, specialmente le medio-minori, si possano essere trovate ad affrontare la crisi nel momento in cui è esplosa nella forma così virulenta ed istantanea come l’abbiamo potuta vivere.
L’attenzione agli strumenti di pianificazione pluriennale in uno all’esame attento e costante dei segnali macroeconomici del sistema globale hanno sempre rappresentato una parte importante della gestione efficace di un’azienda e sempre di più lo diventeranno davanti a contesti competitivi ormai molto complessi e di sempre più difficile prevedibilità. Il ciclo storico che la crisi ha chiuso deve anche darci l’insegnamento giusto per metterci in grado di sempre più efficacemente affrontare eventuali cicli nel futuro: sapere imparare dalla storia.