Autore

Giuseppe Allevi

Dottore Commercialista, Revisore dei Conti e pubblicista. Partner Finanza Olistica S.r.l. (consulenza aziendale e gestione patrimoniale)

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3 Comments

  1. 1

    cochi

    amorale!

  2. 2

    Kamella Scemì

    Amorale e schifoso. Specie se si considera il livello intellettuale di moltissimi fra costoro, oltre alla loro frequente difficoltà nel rapportarsi a moralità ed etica. Da disintegrare. Come nel libro di Giosué.

  3. 3

    Aristide

    Mi piacerebbe intrattenermi di più e più spesso, con voi, felice e ottimamente assortita brigata di gentildonne e gentiluomini che contribuite alle fortune di questo sito. Però questi ringraziamenti, almeno questi, sono dovuti.

    Grazie a voi, gentildonne e gentiluomini, che con encomiabile spirito di servizio, con piglio autenticamente patriottico (distante le mille miglia dal patriottismo piccolo borghese del 17 marzo) non rifuggite dal considerare le bassezze della politichetta, voi che non avete paura di sporcarvi le mani. A differenza di certi àrcadi nostrani, che hanno scoperto tardivamente che esiste un codice d’onore da rispettare, i quali solo adesso avvertono la necessità di una tenuta decorosa, perché così – forse – riusciranno a craxizzare Berlusconi. Quando però eravamo noi a parlare di decoro, ci davano la baia. Bene, si accettano scommesse: una volta craxizzato Berlusconi (se l’operazione andrà in porto), gli àrcadi torneranno a tuffarsi, come prima e più di prima, nei riti orgiastici di Babilonia. Inoltre, in una prospettiva allucinante e orwelliana: nuove liberazioni sessuali per tutti, nuovi slargamenti della famiglia, nuovi e impensabili diritti per i “diversi”, nuovi, pesantissimi doveri per i “normali”, nuove tecniche di concepimento mutuate da quelle in uso nelle stalle ecc.

    Grazie ancora a voi, gentildonne e gentiluomini, che con pari dottrina, intelligenza e ironia non dubitate di trattare argomenti difficili e sottili: difficili, perché sarà anche vero che la verità è semplice, ma è certo che l’apparato di mascheramento e mistificazione è articolato, complesso, stratificato; sottili, perché sottile è il Signore, per ammissione dello stesso Einstein.

    Dunque, mi piacerebbe intrattenermi a lungo, ma non c’è tempo, come annotava in un taccuino il matematico Evariste Galois, il giorno prima del duello nel quale sapeva che sarebbe morto. Lo scriveva in margine alla dimostrazione di certe sue proposizioni matematiche, che era costretto a interrompere. Per fortuna non devo morire; per disgrazia non ho cose così importanti da dire. In ogni caso non ho tempo, banalmente, perché devo consegnare un lavoro.

    Però questo commento di Kamelia Scemì, riferito ai nostri (?) rappresentanti al Pirellone («se si considera il livello intellettuale di moltissimi fra costoro…») coglie nel segno, nella sua icastica e implicita esortazione. Ecco, questo avevo da dire: i cittadini lombardi hanno diritto a ben altri rappresentanti. Se il livello dei legati al Consiglio de’ Lombardi è così basso, la colpa è dei partiti che hanno abusato della loro prerogativa di cooptazione (in parte, anche dei cittadini che li hanno votati: ma questo non vale per i “rappresentanti” del listino bloccato). Trascrivo quanto scrivevo nel sito “Testitrahus”, in linea con l’affermazione di Kamelia Scemì, una sorta di svolgimento del tema, poco prima delle elezioni regionali. Poi le cose sono andate come sappiamo. Siamo rappresentanti dalla Nicole Minetti, dal Trota e dai loro compagni di merende. Incredibile.

    C’è oggi la possibilità di varare, finalmente, un federalismo serio. Perciò si ha bisogno di rappresentanti preparati, allorché la Lombardia dovrà intrattenere rapporti diretti con le altre macroregioni d’Europa. La Lombardia potrà presentarsi a testa alta se i suoi rappresentanti saranno all’altezza del compito assegnato, uomini che (per esempio) conoscano le lingue, uomini che abbiano esperienza e cultura industriale, possibilmente innestata su una base umanistica, uomini consapevoli del ruolo storico della Lombardia, sia quello passato (con la conversione del capitale fondiario in capitale industriale, seguita dall’alleanza con l’industria svizzera e quella tedesca), sia dell’auspicato ruolo futuro, propulsivo per lo sviluppo morale, sociale ed economico di tutta l’Italia. Uomini che sappiano far calare la superbia a certi personaggi europei, i quali pretendono che gli italiani, lombardi compresi, siano tutti mangiaspaghetti. Uomini capaci di orientarsi sul terreno infido delle mistificazioni burocratiche e tecnocratiche, senza complessi di inferiorità, ma anche senza iattanza, intellettualmente versatili, capaci di riconoscere le proprie lacune e colmarle – all’uopo – in tempi brevi. Uomini che non si facciano mettere nel sacco dal primo bocconiano che biascica formulette anglo-manageriali.

    […] Come esempio di un altro modo di intendere la politica, valga per tutti quello di Quintino Sella (1827-1884), professore di mineralogia, studioso di matematica, presidente dell’Accademia dei Lincei, uomo di vastissima cultura, fondatore del Club Alpino Italiano. Come Ministro delle Finanze si prefisse il pareggio del bilancio con un programma di economie “fino all’osso”: il suo nome è legato all’impopolare tassa sul macinato. Fu ambasciatore italiano in Austria, dove la sua curiosità intellettuale lo portò a scovare, nell’archivio di corte dell’imperatore Francesco Giuseppe, il Codex Astensis detto Malabayla, che narra le vicende della città di Asti [del quale] curò l’edizione critica (1880).

    Quintino Sella scrisse inoltre un agile trattato, “Teoria e pratica del regolo calcolatore”, che contribuì notevolmente alla diffusione di questo strumento di calcolo (analogico, non digitale) allora innovativo. Quando affermiamo che la rinascita della Regione Lombardia avrebbe bisogno di uomini intellettualmente versatili, non pretendiamo di avere un Quintino Sella redivivo, ma almeno uomini che si pongano come esempio da imitare il rigore morale e l’amore della cultura, dei quali Sella è divenuto quasi l’emblema.

    ( Testo estrapolato da http://www.testitrahus.it/Qui%20comincia%20l%27av… )

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