Punta sempre di più all’alta qualità e all’export la pasta ripiena bergamasca. E’ il caso del Raviolificio Poker srl di Albano Sant’Alessandro, una delle firme storiche del settore. «Dal 17 al 19 giugno saremo a Londra – afferma Rosa Carissimi, titolare insieme al marito Giuliano Brignoli – e avremo un nostro stand nella Expo Bellavita, che promuove il meglio dell’enogastronomia italiana. Vogliamo vendere anche nel Regno Unito, dopo che i nostri prodotti, soprattutto quelli di qualità e costo superiore, vanno già in mezza Europa, dalla Francia alla Germania, dal Lussemburgo alla Svizzera, al Portogallo e Repubblica Ceca».
Costituita nel 1983 ma con origini nel 1958 a Pedrengo, la Poker srl ha chiuso il bilancio 2017 sui 3 milioni di euro, con un incremento di fatturato del 6 per cento rispetto all’anno precedente. L’export incide per ora solo del 15 per cento, ma la volontà è quella di aumentare questa voce e già si sta lavorando per formare un consorzio export, unendo una serie di realtà bergamasche del settore farine e pane.
Il potenziamento dello stabilimento ha visto la installazione di una terza linea di produzione e l’automazione del ciclo produttivo di impasti e sfoglie. «Un altro passo importante che stiamo per compiere – afferma Brignoli – è la produzione di vaschette mono e biporzione, contenenti il raviolo cotto e condito, pronto per il consumo. Stiamo facendo le prime sperimentazioni ma abbiamo fiducia che questa nuova soluzione possa piacere soprattutto sul mercato estero».
Novità delle ultime settimane sono però i “Ravioli della Dea”, due paste ripiene con ricetta originale nerazzurra: i Balòss e gli Scalmanàcc, con dedica a tutti i tifosi. «Con questi due prodotti studiati con cura insieme allo chef Alberto Zanoletti, responsabile ricerca e sviluppo, vincitore nel 2011 della selezione italiana per il concorso Bocuse d’Or, siamo fornitori ufficiali dell’Atalanta – sottolinea Rosa Carissimi – e da alcune partite interne chi usufruisce del catering allo stadio ha potuto assaggiarli. E’ un vero successo e ne eravamo sicuri perché qui siamo al top della nostra produzione. Naturalmente usiamo prodotti bergamaschi: per gli Scalmanàcc, carne suina selezionata, formaggi, farina di mais, spumante bianco secco; per i Balòss, le farine di semola e doppio zero sono spolverate con grano antico, mentre il ripieno contiene il formaggio erborinato “Blutunt” e anche un vino passito bianco. Sono prodotti che vendiamo ai ristoranti e al settore della banchettistica».
Se quelle dedicate alla Dea sono le ultime due creazioni, non vanno dimenticate le tante altre tipologie di paste ripiene che hanno fatto il successo della Poker nei 60 anni di attività: i tortelli alla formaggella di monte, il saccottino alle noci con pasta di farina di castagne, il pizzoccherello (pasta con grano saraceno e nel ripieno gli ingredienti classici del condimento dei pizzoccheri valtellinesi), senza dimenticare sapori mediterranei come il raviol pizza (con mozzarella, pomodoro e origano), i ravioli agli scampi e vongole e – a conferma che la produzione cambia con le stagioni – ecco ora “L’estivo” ripieno di formaggio caprino, zucchine, mandorle e menta. Più nuovi, sempre rivolti all’alta gamma, sono i ravioli ripieni di baccalà Gadus Morhua, quelli con Pata negra Bellota 100%, quelli ripieni di mazzancolle e aglio nero. Ci sono poi le “caramelle”, ripiene di speck e radicchio, chiuse ancora oggi a mano.
Il grosso del fatturato arriva per ora sempre dalla grande distribuzione. Poker è presente un po’ in tutte le catene, dalla Esselunga alla Auchan, dal Gruppo Iper al Gs, dalla Coop alla Conad.