Più licenziamenti che assunzioni per il 2013 in provincia: il saldo del lavoro è negativo (-13.293). È quanto è emerso dal report annuale sull’occupazione della Provincia. «E’ il saldo più negativo degli ultimi 5 anni», precisa l’assessore al Lavoro Giuliano Capetti. «Dopo la parziale ripresa degli anni 2010/2011, nel 2013 continua il trend negativo iniziato nel 2012». I Centri per l’impiego maggiormente colpiti dal calo degli avviamenti rispetto al 2012, sono quelli di Albino e Zogno, rispettivamente – 17,9% e -16%. «Emerge dall’analisi anche la difficoltà della Val Brembana e della Media Val Seriana, territori lontani dalle aree di sviluppo interessate dalle nuove infrastrutture».
Il settore produttivo maggiormente colpito dal calo degli avviamenti è l’industria (-19,7%), a seguire il commercio e servizi (-9,5%), il cui calo è comunque inferiore alla media provinciale. Meno colpiti dalla diminuzione dei rapporti di lavoro sono l’agricoltura (-0,5%) e le costruzioni (-4,8%), queste ultime già interessate dal crollo degli avviamenti nel 2012 (-21,6%). L’assessore Capetti ha poi sottolineato la questione dei giovani «in grossa difficoltà». Come si evince dai dati, la variazione degli avviamenti 2009/2013 getta un bilancio negativo per i lavoratori dai 15 ai 29 anni: -16,1% nel 2013. Rispetto al 2012, gli avviamenti dei giovani fino a 19 anni sono di -22,3%; dei giovani da 20 a 29 anni di -15,4%; per i lavoratori dai 30 a 49 anni, di -11,4%, e per quelli da 50 a 59 anni, di -1,8%.