L’accreditamento non c’è ancora: la documentazione relativa agli ultimi collaudi non è completa. Ma l’attività perché lo sia entro sabato, data in cui dovrebbe partire ufficialmente il trasloco dai “vecchi” Ospedali Riuniti al neonato – anche se dal “parto” problematico – Papa Giovanni XXIII, è febbrile. Mara Azzi, direttore generale dell’Asl bergamasca, ha visitato l’ospedale per rendersi conto della situazione. Ma non si è sbilanciata. Si è limitata a un laconico «stiamo lavorando molto e lavoreremo ancora», in attesa di avere in mano le pratiche burocratiche necessarie. Però l’aria che si respira nell’ambiente è di ottimismo. Se tutto va bene, il 15 le ambulanze cominceranno a portare i malati nelle torri progettate dall’architetto parigino Aymeric Zublena. Resteranno invece fuori dall’accreditamento, nella prima fase, una parte dei laboratori di microbiologia e di medicina nucleare, la centrale di sterilizzazione, il centro trasfusionale.