EPIFANIA 2017
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2,1-12)
1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capoche sarà il pastore del mio popolo, Israele».
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Commento
Nella notte di Capodanno è avvenuto il grave attentato di Istambul. Il mattino dopo la Rai ha effettuato il collegamento in diretta, sopprimendo i programmi già fissati. Tra questi vi era Il Grande Oroscopo, dedicata all’indagine sul nuovo Anno. Sembrerà incredibile, ma molti hanno protestato per questa soppressione, come se il dolore di tanta gente contasse meno di semplici previsioni, basate su elementi semplicemente opinabili. Evidentemente molte persone in qualche maniera credono all’oroscopo e a tutto ciò che vi assomiglia. Si tratta di un fenomeno massiccio anche in termini economici. Il fatturato di maghi ed indovini supera di gran lunga le offerte per il culto religioso e le opere di solidarietà. Se a questo aggiungiamo le cifre enormi spese per il gioco di azzardo, compreso quello organizzato dallo Stato, il bilancio complessivo pubblicato dai giornali è spaventoso: si tratta di una vera e propria calamità sociale. C’è anche un vistoso fenomeno editoriale: le pubblicazioni di libri ed opuscoli su questi argomenti: provate a fare una prova nelle librerie o sui siti Internet! Evidentemente la gente pensa che la vita dipenda da forze cieche, come il DESTINO o la FORTUNA che vanno conosciute e coltivate per evitare o combattere i mali di cui siamo vittime. Si tratta di un fenomeno a suo modo religioso, che si accresce a misura che viene meno la fede cristiana. Ma cosa centra questo con la festa dell’Epifania? Sarà strano, ma ci aiuta a capirla meglio.
I Magi di cui parla il Vangelo erano gli astronomi di Babilonia, situata ad oriente della Palestina, a cui si devono le prime osservazioni astronomiche della storia umana. All’astronomia era collegata l’ASTROLOGIA: l’osservazione degli astri era collegata alla convinzione che il destino di ogni persona dipendesse dal movimento degli astri: l’OROSCOPO, appunto, il cui successo continua anche ai nostri giorni. Il racconto dei Magi, che vedono una stella nuova brillare in cielo e che si pongono in cammino per cercare il Messia, salvatore di Israele, indica un cammino positivo per liberarsi dalla idolatria degli astri. Il creato è segno del Creatore, della sua potenza, ma sopratutto del suo amore, che lo ha portato ad essere presente in mezzo agli uomini. A presiedere alla nostra esistenza non v’è un DESTINO cieco e crudele, ma vi sta un AMORE, che ci accompagna, ci guida tra le fragilità della vita e non ci abbandona nella morte. Vi è un disegno provvidenziale per cui il tempo che ci è dato, con le sue gioie e i suoi dolori, è finalizzato a renderci conformi all’immagine di Gesù, a diventare anche noi figli di Dio, come dice S. Paolo nella lettera agli Efesini (1, ). Questo scoprono i Magi nel bambino di Betlemme, la vera stella che illumina la vita, imparando tra l’altro a distinguere tra astronomia e astrologia, culto degli astri e idolatria superstiziosa, nella quale cade l’uomo di oggi, nonostante si senta emancipato.