Abbiamo chiesto a Noriko Nagashi, di Osaka, spesso ospite a Bergamo per motivi di lavoro in quanto rappresentante per l’Europa di aziende giapponesi produttrici di infissi, quali siano i provvedimenti fondamentali presi dal governo nipponico per contrastare il rischio atomico e quale sia stata l’informazione diffusa. La risposta è stata semplice e stringata: ordine di usare il meno possibile tutto ciò che consuma energia elettrica, telefonini e computer compresi, mantenendo la disciplina, pur essendo tutti consci che il rischio Cernobyl è effettivo. F.Nosari
5 Comments
Giuseppe
L'acqua di mare vicino alla centrale nucleare giapponese di Fukushima ha radioattività pari a 1.250 volte il livello normale.
Ciò significa che nel mondo la radioattività normale si raddoppierà presto.
Solo questo basta per escludere l'uso di questa energia.
Claudio
Ieri abbiamo finalmente provato ad imboccare la strada di un più ecosostenibile comportamento soltanto limitandoci a tenere spente le luci per un'ora… perchè non provare a cenare tutte le sere a … lume di candela? Altro che ora legale !
Vi garantiamo che dopo averci provato si fa fatica a tornare indietro…
Claudio
… aggiungo che la fusione della candela non genera radioattività ed in più aiuta le persone a vedersi sotto un'altra luce!
Barbara
Andare in bicicletta, invece di prendere la macchina per fare brevi tragitti. Utilizzare il fornello della cucina con più testa… non sprecare l'acqua…Vogliamo scrivere un decalogo? Ma poi una volta scritto quanti di NOI si IMPEGNANO DAVVERO A FARLO!!?! A cosa sappiamo rinunciare? Il CONSUMISMO è una brutta bestia, chi è convinto di esserne fuori?
Paolo
Ora come ora in Italia il nucleare ottenuto dal processo di fissione partendo dall' uranio è sicuramente da escludere come ipotesi per una futura indipendenza energetica,non solamente per via del pericolo che comporta e per via delle scorie radioattive che impiegano milioni di anni a scomparire,ma anche perchè i tempi e i costi impiegati sarebbero eccessivi:ecco perchè penso che bisognerebbe investire sulle energie alternative e rinnovabili;una via di mezzo reale,concreta, è quella proposta dal premio nobel Carlo Rubbia, che consiste nello sfruttare(sempre in un procedimento concernente il nucleare) un diverso materiale rispetto all'uranio,ossia il torio,presente in Italia, facile e più sicuro da trattare,con una produzione di scorie assai inferiore rispetto all' uranio(impiegherebbero infatti poche centinaia di anni per scomparire,non milioni…).