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    Bergamo.info

    Sono ancora tempi duri per il mercato immobiliare. Il 2013 si chiuderà con 407.000 compravendita, l’8,3% in meno rispetto al 2012. Si attenua però la flessione registrata nel 2012, pari al 25,8%.

    E’ l’analisi dell’Osservatorio sul mercato immobiliare, di novembre, curata da Nomisma su 13 grandi città italiane.

    Per la ripresa bisognerà aspettare il 2015, che dovrebbe avere un impulso maggiore nel segmento non residenziale rispetto a quello abitativo. L’anno prossimo infatti è prevista una situazione pressoché di stallo.

    Nel prossimo biennio le transazioni dovrebbero aumentare ad un ritmo superiore al 9% annuo, rimanendo pur sempre al di sotto delle 500mila unità.

    I valori degli immobili
    Sul fronte dei prezzi, l’aggiustamento verso il basso dei valori immobiliari sarà significativo nel 2014 in tutti i comparti, mentre sarà più contenuto nel 2015. Occorrerà aspettare il 2016 per tornare al segno positivo.

    Nel secondo semestre 2013 i prezzi registrano una variazione del -2% per le abitazioni nuove, del -2,2% per quelle usate, del -2,3% per gli uffici e del -1,9% per i negozi.

    I tempi di vendita
    Quanto ai tempi medi di vendita, Nomisma evidenzia come quelli di abitazioni usate si siano stabilizzati (8,4 mesi in media), mentre si sono allungati di appena 10 giorni quelli relativi a uffici e negozi, portandosi rispettivamente a 10,8 e 10,1 mesi.

    Mutui
    C’è poi il fronte dei mutui. Secondo Nomisma, “nel primo semestre 2013 le consistenze dei prestiti alle famiglie consumatrici si sono ridotte di circa 3 miliardi di euro rispetto al semestre precedente. Di questi 3 miliardi, la quasi totalità è riferibile al calo dei prestiti per acquisto di abitazioni, che passano da 343,5 a 341,9 miliardi di euro. A fronte di tale calo – viene precisato – aumenta la quota di prestiti deteriorati, che passa dal 5,4% al 5,8% per la componente di acquisto di abitazioni”.

    Ad ogni modo, secondo l’istituto di ricerca, “si intravedono alcuni segnali che possono prospettare per il 2014 un arresto della contrazione delle erogazioni e l’avvio di un processo di lenta ripresa.

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