Sono questi i dati divulgati nel corso della settantottesima assemblea associativa di Avis provinciale Bergamo, che si è tenuta questa mattina – sabato 6 aprile – nella sala Caravaggio della Fiera di Bergamo, alla presenza di circa cinquecento delegati in rappresentanza di poco più di 37 mila soci, provenienti da 157 Avis comunali.

«Il 2023 ha segnato un’importante ripresa della raccolta associativa, che si era sensibilmente ridotta nel triennio precedente – ha commentato il presidente provinciale, Artemio Trapattoni -. Non siamo ancora tornati a un trend di crescita, ma la riduzione è stata decisamente moderata e senza ripercussioni sui bisogni del sistema trasfusionale».

Grazie al forte impegno della comunità di donatori e volontari, ha sottolineato Trapattoni, continua infatti a esserci una situazione di piena autosufficienza di sangue non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale.

Per quanto riguarda la raccolta di plasma, «abbiamo bisogno di capire quali sono realmente gli obiettivi delle istituzioni sanitarie» ha spiegato il presidente, aggiungendo: «Il nostro Paese dipende in larga parte dagli Stati esteri, ma manca una chiara linea strategica a livello nazionale e regionale e una esplicita richiesta ad Avis per il potenziamento delle proprie attività associative e sanitarie volte appunto all’aumento della raccolta del plasma».

Nel 2023 sono aumentati anche gli aspiranti donatori: 3.205 (1.591 donne, 1.614 uomini) contro i 2.784 del 2022 e 269 di questi sono cittadini di nazionalità straniera (quelle più rappresentate sono la marocchina e l’indiana). La fascia giovanile (18-25 anni), ha sottolineato Barbara Giussani, responsabile sanitaria delle unità di raccolta di Avis provinciale Bergamo, rappresenta la percentuale più numerosa, in particolare nel sesso femminile.