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Giuseppe Allevi

Dottore Commercialista, Revisore dei Conti e pubblicista. Partner Finanza Olistica S.r.l. (consulenza aziendale e gestione patrimoniale)

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3 Comments

  1. 1

    Bergamo.info

    Giacomo Stucchi, parlamenare bergamasco della Lega Nord ribadisce la necessità di lasciare al guida ad Alfano, leader del Pdl, per evitare un governo Monti.
    “Come previsto da Umberto Bossi – dichiara Stcchi – la soluzione migliore era che Berlusconi facesse già oggi, martedì, un passo di lato lasciando strada ad Alfano. Ora, quando saranno concretizzate le dimissioni, a fine settimana prossima, sarà opportuno tentare con determinazione la soluzione Alfano con la nmaggioranza del 2008 al fine di evitare un governo tecnico a guida Monti.

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  2. 2

    Bergamo.info

    Da Bergamo News:
    Savino Pezzotta, deputato bergamasco dell’Udc, plaude la fine di un periodo buio, ma ammonisce: niente sarà facile.

    Siamo arrivati alla fine di una situazione che si trascinava ormai da troppo tempo il cui perdurare non avrebbe fatto altro che aggravare la crisi italiana. Avremo ancora alcuni giorni di pena, ma l’annuncio che dopo il patto di stabilità il Presidente del Consiglio darà le dimissioni è la certificazione della chiusura di un ciclo politico. Ora le strade sono solo due: un governo di unità nazionale che affronti con rigore la situazione economica che è la strada che preferisco, oppure le elezioni che mi sembrano la via più berlusconiana possibile. Ma in ambedue si conferma che un cambiamento di scenario politico. Non sarà comunque facile per nessuno affrontare la crisi italiana che è nello stesso tempo economica , politica e morale.
    Per potare fuorii il Paese dall’ingorgo in cui è precipitato non bastano le necessarie riforme economiche, bisogna andare più in profondità e vedere se esiste una classe dirigente in grado di ripristinare comportamenti eticamente fondati, senza i quali l’Italia non risorgerà. Ma come ora lo scatto deve essere morale. Certo negli ultimi mesi non si sono avuti esempi di moralità pubblica e abbiamo visto troppe operazioni di mercimonio per sperare che nel giro di poco tempo si possano riparare le ferite inferte nel corpo vivo della nazione. Ma bisogna provarci.

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  3. 3

    Una riflessione

    Possibile che gli italiani abbiano perso il contatto con la realtà?! Possibile che ormai tutti si siano abituati a pensare in un modo ed a parlare in un altro? Perchè dobbiamo continuare a fingere una cosa pur nella consapevolezza che non sia la cosa giusta? Perchè anche di fronte alla “catastrofe collettiva” ci sentiamo in dovere di ostinarci a difendere il nostro orticello pensando che a pagare debbano essere sempre gli altri? Forse ci è scappato il particolare che la crisi non è stata generata “dal” nostro comportamento ma che la stessa l’abbiamo pagata di più “per” il nostro comportamento. Per non aver saputo adeguare il nostro comportamento alle necessità che la globalizzazione andava generando. A che sono serviti tutti i nostri politici (che se non ho capito male servono proprio a guidare un paese nel porre in essere comportamenti efficienti) se nel frattempo hanno posto in essere l’opposto dei comportamenti che sarebbero serviti!
    Ritengo che oggi, più di ieri, ( e questo lo sanno bene i maestri della comunicazione che hanno grandemente contribuito a diffondere questo stato di cose) sia indispensabile prima di tutto un corretta e ineccepibile visibilità: senza eccessi, senza protagonismi e soprattutto senza pensare di essere i primi ed gli unti dal Signore.
    Invece no. Guarda caso cosa ci è stato detto sinora: “siamo i migliori, cosa ce ne importa degli altri, continuiamo così che è quello che il popolo ha scelto, etc etc…
    Un giorno poi ci siamo accorti che i nostri titoli di stato non li voleva più nessuno ed allora nelle nostre menti è subito balenato il dubbio che forse qualcosa non andava e che magari noi “ci stavamo parlando da soli”… ma, purtroppo, in questo mondo da soli non si combina un bel niente.
    Ora che ci siamo accorti di quanto siamo vulnerabili, e ci siamo resi conto che dobbiamo fare qualcosa, in ogni angolo delle strade ascoltiamo gente che pontifica e predica come fare… ovvero che indica chi dovrebbe pagare, pensando di non doverlo fare lui.
    Non sarebbe ora considerare che i privilegi debbano finire? Non sarebbe opportuno esigere sempre lo scontrino in ogni occasione e, soprattutto oggi, guardare storto chi invece ancora non l’ha capito, invece di cercare di imitarlo?
    Varrebbe la pena trovare veramente spunto da questa situazione disastrosa, purtroppo simile a quelle viste in quei paesi che noi “democrazia” consideravamo “dittature” (chi non ha visto quali tripudi di piazza si sono svolti ieri!) per cambiare tutti … ma veramente tutti perchè ritengo che nessuno possa essere esentato da colpe passate.
    In fondo la maggiore colpa degli italiani nel passato è stata proprio quella di sorridere di fronte alle piccole furberie e sotterfugi: invece di condannarle subito e far sentire il furbo in minoranza, abbiamo prontamente sorriso e cercato di copiare! C’era sfuggito qualcosa…che i mercati ci hanno, ahimè, ricordato.

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