Oltre ai Vendola Boys, è strano da dirsi, ma i più convinti che Bergamo sia una città di mafiosi sono i rappresentanti dell’establishment (anche quelli di centro destra). Quello che inquieta è che questa teoria viene esposta in privato senza alcun ritegno da persone eleganti che appoggiano quotidianamente il sistema. Sembra che le “armi” più utilizzate siano i network di amicizie e che le mazzette vengano regolarmente fatturate. Schierarsi con il più forte conviene ed appare anacronistico nuotare contro corrente! I simpatizzanti del PD considerano questa patologia un problema politico legato all’attuale maggioranza. Invece, noi siamo convinti che il problema nasca dalla perdita dei valori, la cosiddetta secolarizzazione, che è un problema assolutamente bipartisan. AlleviLa questione è stata sollevata da Vendola:
«[L’arresto di Antonio Iovine] è certamente una buona notizia, che dimostra ancora una volta quanto l’attività delle procure sia meritevole di gratitudine. Ciò che è inqualificabile è la strumentalizzazione politica. Di giorno si parla di toghe rosse, di notte lo stesso governo parla di straordinario risultato delle procure. Il problema è che in Italia non si è mai voluto affrontare davvero il tema della criminalità organizzata. Perché è un tema complesso, che viene da lontano e che ha a che fare con la stessa storia del nostro Paese. È un sistema di potere radicato dentro lo Stato, dentro allo stesso patto che tiene insieme i cittadini, e oggi ha dimensioni globali. Non dimentichiamoci che la regione più mafiosa d’Italia non è la Sicilia, ma la Lombardia. Forse è tempo che il Governo si ponga queste domande e si interroghi sul sistema su cui si reggono mafia, camorra e ‘ndrangheta».
10 Comments
Giovanni
Effettivamente certi network di amici assomigliano molto a cosa nostra …
C'è uno che comanda e tanti pecoroni che lo corteggiano sperando in qualche favore economico …
Franco
A Bergamo non si spara ma tutto è terribilmente ingessato, peggio che a Palermo.
Per accedere ad alcuni posti di lavoro devi essere amico dei soliti noti e per potersi sedere ad alcuni tavoli che contano devi evitare di infastidire sempre gli stessi soliti noti.
Serena
La Curia temo che contibuisca a questa situazione occupando in modo eccessivamente statico uno spazio molto ampio del potere cittadino.
Probabilmente lo fa involontariamente ma questo è il risultato.
La Curia dovrebbe avere il coraggio di prendere posizione quando occupa spazio di potere (economia, informazione, politica, ecc..).
Diversamente non occupi quel poco spazio che c'è in una provincia che è già troppo piccola per essere veramente viva e democratia.
Brembilla
La cciaa è un centro di potere con un meccanismo che mi ricorda qualcosa ….
Franco
Nella cciaa i consiglieri sono tutti in conflitto d'interessi con le associazioni che li hanno nominati e nessuno dice niente.
Da questo centro di potere irregolrmente gestito transitano tutti i nostri soldi e nessuno osa dire alcunchè ….
viva la partecipazio
Certo che detto da quella faccia lì: mi ricorda uno che si chiamava don Vito… non ricordo più il cognome, ma compariva anche al cinema.
bruno
La mafia e negli enti statali partendo dai dipendenti stessi,sono loro i primi che impongono bustarelle e tangenti per fornire appalti e posti!sono loro che fanno comunella per agevolarsi ai danni dello stato e delle leggi,non è una questione di regioni, ma di ragione!!
Simona
A Bergamo si sta iniziando a pensare che l'onestà è un optional e che conviene essere furbi …
Cristoforo
D'accordo con Simona: non solo si sta pensando così, ma si agisce così. Vedasi i commenti all'articolo sulle scelte di Raimondi.
gino
La mafia mina la concorrenza così come certi gruppi bergamaschi …
Un imprenditore non iscritto ad alcuna associazione può liberamente competere ?