Un sondaggio condotto da Gruppo Brain&Care su un campione di 206 persone, tra i 18 e 75 anni, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2025, e rimasto aperto per 20 giorni, fotografa una popolazione più attenta al benessere mentale, ma ancora alle prese con preoccupazioni, insonnia e difficoltà a chiedere aiuto.
Benessere mentale: equilibrio fragile ma cercato
La ricerca mostra un atteggiamento complessivamente positivo, ma non privo di fragilità. Il 73% degli intervistati valuta il proprio benessere mentale tra “discreto” e “buono” (livello 3 o 4 su 5), mentre solo l’8% dichiara di sentirsi davvero “molto bene”.
Alla domanda “Come ti senti oggi rispetto alla tua salute mentale?”, le parole più ricorrenti sono “bene” (75 risposte), seguita da “normale” e “stanca” (21): termini che descrivono una condizione di equilibrio precario, segnata da alti e bassi ma lontana da situazioni estreme.
Stress e sonno, i principali segnali di disagio
Lo stress emerge come il principale elemento di disturbo: 100 persone su 206 dichiarano di sentirsi “spesso” stressate, mentre altre 101 affermano di provarlo “qualche volta”. Un dato che riflette il ritmo di vita moderno, caratterizzato da pressioni lavorative, responsabilità familiari e un costante senso di urgenza.
Anche il sonno risente di questo carico mentale: 60 intervistati hanno difficoltà frequenti ad addormentarsi o a riposare a causa dei pensieri, e 117 riferiscono che succede loro “qualche volta”.
La natura e la serenità come simboli di salute mentale
Quando si chiede di associare un’immagine alla “salute mentale”, le risposte più frequenti evocano natura, luce e serenità: 52 persone citano elementi naturali come il sole, il cielo o i boschi; 47 scelgono il cervello come simbolo razionale del pensiero; e 32 associano la salute mentale a sorriso, equilibrio e meditazione.
Solo 23 rispondenti hanno indicato immagini negative (come “groviglio”, “tristezza” o “futuro incerto”), segno che la percezione collettiva si sta spostando dal concetto di “malattia” a quello di benessere e prevenzione.
Prendersi cura di sé: camminate, musica e sport
Quando si tratta di azioni concrete per mantenere un buon equilibrio mentale, le scelte più popolari restano semplici e accessibili. Le attività più diffuse sono le passeggiate all’aria aperta (128 persone), seguite dall’ascolto di musica (109) e dalla pratica sportiva (67). Il contatto con la natura e il movimento emergono come strategie spontanee di autoterapia, capaci di restituire equilibrio e benessere emotivo.
Chiedere aiuto: ancora troppi ostacoli
Nonostante la crescente attenzione verso il tema, molte persone faticano ancora a chiedere supporto professionale. Quasi la metà degli intervistati (94 su 206) ammette di aver avuto difficoltà a parlare dei propri problemi emotivi, e solo 36 persone affermano di essere attualmente seguite da uno psicologo o psicoterapeuta. Tra gli ostacoli principali spiccano il costo delle sedute (76 risposte), lo stigma sociale (32) e la mancanza di tempo da dedicare a se stessi e alla propria salute mentale (28). A questi si aggiungono sentimenti come vergogna, paura o disinformazione. Eppure, tra chi ha intrapreso un percorso, oltre sette persone su dieci descrivono l’esperienza come positiva e utile, a testimonianza di quanto la cura psicologica possa migliorare concretamente la qualità della vita.
Un segnale forte: la consapevolezza cresce
Il dato più incoraggiante dell’indagine riguarda la consapevolezza: il 98% dei 206 partecipanti riconoscono che fattori fisici, emotivi e comportamentali incidono profondamente sulla salute mentale. Un risultato che conferma una maturità culturale crescente e una maggiore disponibilità a parlare apertamente di emozioni, stress e benessere interiore.
“Dal sondaggio emerge che oggi le persone sono sempre più consapevoli delle proprie emozioni e dei segnali di stress, ma non sempre riescono a tradurre questa consapevolezza in azioni concrete di cura o prevenzione. La salute mentale è la base della qualità della vita, un equilibrio tra corpo, mente ed emozioni. Per questo è fondamentale continuare a sensibilizzare su questi temi: oggi il benessere dell’individuo passa dalla mente, e prendersene cura è una responsabilità verso sé stessi. Brain&Care si impegna proprio in questa direzione, percorsi personalizzati e strumenti concreti per rispondere alle esigenze del singolo e promuovere una cultura della salute mentale” commenta Gabriele Zanardi, Psicologo, Psicoterapeuta e Responsabile area psicologica e neuroscienze, Brain&Care Milano.






