Autore

Fabio

Redattore di un manipolo di free press da Bergamo7 a Mantova7, si cimenta con il magazine Città dei Mille. Ha i numeri. Collabora con il Corriere della Sera Bergamo per le pagine di cultura, spettacoli e tempo libero.

Articoli correlati

One Comment

  1. 1

    Davide Pozzoni

    “quei consigli cosi disinteressati sui titoli di stato”

    ieri qualche cliente mi hanno chiamato dicendomi che in banca gli era stato consigliato di “parcheggiare” la propria liquidità in titoli di stato a breve già in trattazione ed in particolar su BTP decennali di prossima scadenza (<= ad 1 anno) che oggi oltre ad un buon rendimento godono anche di un prezzo di acquisto particolarmente vantaggioso (ben sotto il 100 di valore di rimborso per intenderci)
    Consiglio.. che da un lato mi ha fatto correre un brivido lungo la schiena ripensando a quando (e perché) in passato le banche hanno sollecitato l'investimento in bond ad alto rendimento di particolari stati e/o società…… ma poi, più ragionevolmente e considerando comunque pure io "remota" la possibilità di default del ns. paese non mi sono neppure sentito di non condividere, visto che per scadenze <= ad 1 anno (quindi… speriamo !!) fra sconto acquisto e cedola si arriva ad oltre il 6% di rendimento
    a patto ovviamente di far ben presente all'investitore anche i possibili, rischi di tale operazione (NON ESISTE extra rendimento senza un extra rischio) e dissuaderlo quindi a metterci il 100% del capitale !

    Ma poi… mi sono subito chiesto
    come mai tanta 'magnanimità' e 'disinteressata' attenzione…. in fondo sulla vendita di un BTP la banca margina una 'misera' commissione di negoziazione che, anche nei migliori dei casi, è circa 10 volte in meno di quello che otterrebbe vendendo prodotti strutturati e/o gestiti e poi, in un momento di crisi di liquidità, anche solo un deposito in conto corrente vincolato darebbe maggior utile e vantaggio alle povere casse dei vari istituti
    bene… è bastato attendere qualche ora ed è diventata di dominio pubblico la notizia che LCH Clearnet (ovvero una delle più importanti società che hanno in gestione la stanza di compensazione per le transazioni di obbligazioni e pronti contro termine a livello internazionale)
    ha alzato la richiesta di margine a garanzia sui ns. titoli di stato dal 3,5% al 5% con conseguente NECESSITA' da parte delle banche detentrici di integrare cash la differenza ( per intenderci, quando una grosssa istituzione vuole disporre di ingenti quantità di titoli di stato non li compra 'per intero' ma solo versando una % del valore degli stessi all'LCH, % che dovrebbe essere la massima perdita passibile dallo stesso nel corso della sua vita e quindi.. se sale il rischio aumenta anche questa)

    Fatto 2 + 2 cosa conveniva quindi ?
    la risposta…. datevela pure voi…..

    Ripeto che, senza entrare nel merito dello specifico, ciò non inficia la bontà del consiglio e nessuno dovrebbe tantomeno pretendere dal proprio consulente capacità divinatorie in grado di garantirgli performance assolute e a zero rischi
    però… non sarebbe neppure male se qualche volta questi consigli, giusti o sbagliati che si rivelino,
    fossero accompagnati da un pò di informazione in più e soprattutto veramente e solamente volti all'interesse di chi li riceve…
    e non solo di chi li da..

    FVL Investment
    Davide Pozzoni

    Reply

Lascia un commento a Davide Pozzoni Cancella il commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

2014 Powered By Wordpress, Goodnews Theme By Momizat Team

Condividi
Nascondi