Il recente voto consultivo degli azionisti di Tesla ha approvato il pacchetto di compensi record per Elon Musk, un piano che lo lega al raggiungimento di traguardi finanziari e operativi straordinariamente ambiziosi.
L’obiettivo più eclatante?
Portare la capitalizzazione di mercato di Tesla a ben $8.5 trilioni entro il 2035 (partendo da circa $1 trilione, secondo le fonti disponibili al momento del post).
Ma vediamo cosa significa in concreto?
Per trasformare una capitalizzazione di mercato di $1 trilione in $ 8,5 trilioni in circa 10 anni (ipotizzando l’approvazione nel 2025 e il traguardo nel 2035), Tesla avrebbe bisogno di sostenere un tasso di crescita annuale composto (CAGR) impressionante.
Utilizziamo la formula del CAGR, acronimo di Compounded average growth rate (Tasso annuo di crescita composto), cioè un indicatore finanziario che misura il tasso di crescita annuale medio di un investimento o di una variabile economica su un determinato periodo di tempo, assumendo che i profitti siano reinvestiti ad ogni fine periodo.
Ebbene, Tesla dovrà crescere a un tasso di circa il 23.8% all’anno per un decennio intero per raggiungere l’obiettivo.
Come si traduce questa crescita? Questo aumento della capitalizzazione di mercato non deriva da un singolo fattore, ma è l’effetto combinato di diverse dinamiche economiche e aziendali:
* Crescita dei profitti e ricavi. E’ il modo più tradizionale per aumentare il valore di mercato, quello per il quale Musk dovrebbe meritare il suo mega emolumento. Consiste nell’espandere le quote di mercato nel settore automobilistico e dominare i nuovi mercati promessi, come l’Intelligenza Artificiale (AI), la robotica (Optimus) e i robotaxi.
* Utili non distribuiti
* Buyback di azioni. Se Tesla riacquistasse in modo significativo le proprie azioni, ridurrebbe il numero totale di azioni in circolazione. Mantenendo gli utili costanti o in crescita, questo aumenterebbe l’utile per azione (EPS), spingendo al rialzo la capitalizzazione di mercato, anche se i profitti totali non aumentassero del 23.8%.
*Inflazione. Se l’inflazione continuasse ad aumentare, il valore nominale di $8.5 trilioni nel 2035 sarebbe “più facile” da raggiungere, ma il valore reale (o potere d’acquisto) del traguardo sarebbe ridotto.
Dunque, il valore finale sarà, in un certo senso, un amalgama indifferenziato di crescita, buyback e inflazione.
Riuscirà Musk a superare i limiti della finanza?
Ipotizzando una crescita composta del business del 5% di utili e 10% di crescita (niente di pazzesco), per raggiungere il 23.8% di CAGR nominale necessario, gli basterà una componente aggiuntiva di inflazione e/o buyback del 7-8% all’anno.
Insomma, Musk potrebbe agguantare il suo super emolumento non solo o non tanto per la sua abilità imprenditoriale ma anche per la irresponsabile politica populista dei governanti, che stampano moneta per fingere di aiutare il popolo mentre in realtà lo affamano creando inflazione.





