FESTA DELL’ASSUNTA 2025
Vangelo secondo Luca, 1,39-55.
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Commento
Il Magnificat canta la lode di Maria per l’avvento del suo Figlio che ha inaugurato l’ultimo e decisivo intervento salvifico di Dio a favore dell’uomo.
Il motivo della gioia di Maria è la vicinanza di Dio verso colei che si dichiara umile, cioè piccola, povera, che pone in Lui la sua totale fiducia e non in se stessa. Questa è la condizione richiesta da Dio, perché abbia ad operare “cose grandi”.
Prescelta per essere il grembo del Figlio di Dio che viene nel mondo si sente il punto di arrivo di un’azione salvifica, iniziata da Dio dalla creazione e proseguita lungo la storia umana attraverso varie tappe sempre più coinvolgenti a cominciare dalla chiamata di Abramo e di Mosè, la liberazione dall’Egitto e la promulgazione dell’Alleanza, con cui Dio ha voluto liberamente legarsi a Israele e all’umanità. La storia tra Dio e il suo popolo ha conosciuto due costanti: le ripetute infedeltà di Israele e la Misericordia di Dio, come Maria canta nel Magnificat: “di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono”. Solo la misericordia di Dio ha permesso la continuazione dell’Alleanza e di approfondirne il significato: L’Alleanza, come rapporto di amore coniugale (Dio equiparato allo Sposo) e genitoriale (Dio come Padre sempre disposto al perdono); gli approfondimenti della Legge grazie alla predicazione profetica, lo sviluppo della dimensione sapienziale con il rovesciamento degli idoli umani; la promessa di un messia umile, che aiuta il debole e che sa soffrire ed in tal modo fa conoscere la tenerezza di Dio.
Tutto questa ricco patrimonio è stato preparato per noi che ne siamo gli usufruttuari: Maria lo sa, noi invece non ne siamo del tutto consapevoli. Solo la conoscenza della storia sacra permette di affermare la grandezza di Dio e di magnificarlo come Maria. Anche noi siamo il punto di arrivo dell’azione salvifica di Dio e gli eredi delle promesse.
“O Maria noi ti preghiamo perché sappiamo magnificare il Signore, come hai fatto tu nell’incontro con Elisabetta. Noi purtroppo non lo sappiamo fare, o lo facciamo solo imperfettamente, per la limitata conoscenza delle Scritture e una superficiale vita religiosa, caratterizzata dall’ignoranza e dalla mediocrità. Perciò la nostra fede manca di entusiasmo per l’incapacità cogliere la grandezza in cui ci ha collocato il Signore. Maria, donaci la forza di magnificare il Signore!”.
Se nella prima parte del Magnificat Maria celebra la grandezza di Dio, nella seconda Maria proclama la logica del rovesciamento dei valori umani più scontati: la potenza, la superba affermazione di sè stessi condotta fino al disprezzo degli altri. Dio vuole ripristinare questo falso ordine, frutto del peccato, per ripristinare quello vero. Avviato nell’A.T. il ripristino trova compimento nell’opera del suo Figlio Gesù, il Messia atteso, il servo umile e disarmato, che si muove nella logica delle beatitudini. Maria proclama questo completo rovesciamento e lo vive già con la sua umiltà, in attesa della sua affermazione definitiva con il suo Figlio Gesù.



