Oggi si parla sempre piu’ spesso di innovazione anche, e soprattutto, quale via maestra per uscire dalla crisi di fine decennio che ha colpito il mondo e, quindi, anche la nostra provincia. L’innovazione è sicuramente qualcosa che fa parte dell’attività quotidiana di un imprenditore e, tra l’altro, ha da sempre caratterizzato la nostra creatività italiana.
Ma quanti conoscono tutti i passaggi che contraddistinguono questo importante processo? (di Federico Rossi)
Vale quindi la pena di ricordare qui questi steps al fine di rendere piu’ organica questa peculiare attitudine a scoprire ed inventare. E per farlo, tenuto conto che gli italiani sono bravi ed intuitivi nel creare ma che la patria dei business models sono gli Stati Uniti, ci avvarremo di un consolidato modello americano elaborato dal MIRP (Minnesota Innovation Research Program):
Il modello, rappresentato come un viaggio, prevede diversi cicli ovvero 1) Initiation Period; 2)Developmental Period; 3) Termination Period.
Il primo ciclo si compone della fase di “Gestation” : questo passaggio è il vero atto di nascita dell’innovazione e coincide con l’evento da cui parte l’intero “innovation journey”. Complementare a questa fase è la “Shocks Trigger Innovation” ovvero, quelle situazioni di attuale stress o carenza di una certo prodotto o servizio che stimolano l’idea innovativa. Completa il ciclo la fase di “Resources and Exposures” che rappresenta il momento in cui viene prevalutato l’aspetto degli investimenti necessari e la potenziale vendibilità del nuovo bene.
Segue il secondo ciclo, molto incerto in quanto caratterizzato più degli altri da imprevisti o ripensamenti. Esso è il vero momento dello sviluppo dell’idea e si compone delle fasi di: “Proliferation” (avvio di diverse attività di sviluppo dell’idea), “Setbacks” (gestione dei possibili imprevisti); “Shifting Innovation Performance Criteria” (continua approvazione e comparazione della performance dell’innovazione con i criteri e le attese dell’imprendiotore); “Fluid Partecipation of Innovation Personnel” (gestione fluida e flessibile delle risorse umane, anche con strumenti di part time); “Top Management Invelvement and Roles” (adeguata motivazione e continuo coinvolgimento del top management coinvolto nell’innovazione); “Relationship Frequently Altered” (il processo di innovazione è solitamente molto lungo e si dovrà gestire nel durante anche il possibile mutamento dello scenario e del contesto socio-economico-politico) e “Industry Team Playing” (costruzione di un’adeguata rete di industrie e soggetti adeguatamente interessati al progetto innovativo).
Si chiude con il ciclo definito “Termination Period” che sostanzialmente si identifica con la sola fase di “Implementation-Adoption”. Esso infatti pone fine all’innovation journey e rappresenta il completamento del passaggio dall’Idea al Prodotto. Con l’adozione siamo arrivati alla effettiva messa in produzione del nuovo bene.
Queste sono le fasi salienti del viaggio: va ricordato, pero’, che, in questo particolare caso, è caratterizzato dal fatto che solo una minima parte delle tante Idee che partono arrivano poi alla meta!
3 Comments
andrea b
"Queste sono le fasi salienti del viaggio……!"
alla faccia del saliente…
Bergamo.info
Pensa che c'è chi, in politica, ha scoperto facebook in questi giorni per farsi conoscere ….
Claudio
In fondo si tratta di innovazione anche l'utilizzo dei social network per la politica!