I giovani studenti sono dei carissimi ragazzi. I giovani rappresentano il futuro di una popolazione e quanto più essi sono sani e istruiti, tanto più le generazioni successive potranno contare in una migliore società. (C. Rossi)
I pregi della giovinezza sono sicuramente la disinvoltura, la buona fede, l’onesta intellettuale e la tenacia nel fare le cose in cui si crede. Questi pregi sono la ricchezza di una popolazione e che se ben incanalata essa puo’ rappresentare la differenza: quello che in economia si definisce il vantaggio competitivo.
Non è giusto, quindi, ingannare i ragazzi. Non è salutare per loro, perché li educa all’inganno ed alla superficialità, e non è salutare per gli adulti perché poi, tutti i nodi vengono al pettine, e anche questo non tarderebbe a presentare il conto alla società che per prima li ha ingannati.
Domani, gli studenti, nonostante il freddo e la pioggia, stanno organizzando una manifestazione a Bergamo per protestare, vestiti di nero, contro il fatto che la cultura sia morta, caduta sotto i colpi della scure dei tagli e della crisi economica, che con il suo lugubre procedere, ha già colpito pensionati, operai, casalinghe, impiegati e… (tranne purtroppo qualche privilegiata frangia di intoccabili e che si guardano bene dal toccarsi).
Dico ai ragazzi, comunque, prima di prendere freddo…modificate lo slogan, comunque. Durante la manifestazione non scandite: “la cultura è morta” … ma sostenete i vostri diritti dicendo: “quando facciamo nascere per davvero la cultura?”.
La differenza è ben lungi dall’essere piccola! Meditate gente…
One Comment
Guseppe
Se dici che gli studenti stanno manifestando contro le persone sbagliate condivido pienamente. Hanno mille ragioni per lamentarsi ma non mi sembra che emergano ….