E’ stato anche direttore del Giornale di Treviglio, Leonardo Facco. Per un breve periodo, nei primi mesi di vita del settimanale. Poi si è dedicato a iniziative varie ed eventuali. Provocatorie, criticabili, talvolta dal vago sapore antisociale. Come l’ultima trovata. Dopo aver pensato di confluire nel movimento fondato da Oscar Giannino «Fermare il Declino», ha depositanto al ministero dell’Interno il simbolo «Forza Evasori-Stato Ladro». Ma oltre al logo e al nome c’è di più. Un programma, che prevede l’applicazione di «una tassa piatta al 15% sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche. L’8% va ai Comuni, il 4% va alla Regione (o Provincia), il 3% va allo Stato». E ancora l’Iva al 5% su tutti i prodotti e servizi (pubblici e privati), senza contare la «perla» del licenziamento di 2,5 milioni di dipendenti pubblici entro un paio di anni.
3 Comments
michelberg
leggetevi un po’ di Orwell e di Gandhi
capirete la degenerazione delle cosiddette democrazie , gia’ da loro prevista molti anni fa .
la domanda e’ :
stato funzionale ai cittadini ?
o
Cittadini funzionali allo stato ?
( cioe’ schiavi ? )
allora….la domanda e’ : a chi e’ funzionale questo tipo di stato ?
Facco, in modo giusto o sbagliato, fornisce la sua soluzione.
ma il problema c’e’.
Einstein diceva che per risolvere un problema occorre avere un livello di consapevolezza superiore a quello con cui lo si e’ creato.
per
leggeteli e meditate…ma proprio bene
free man
grande facco!
Giovanni
Non sono d’accordo sulla tassa piatta per tutti perchè ritengo che debba essere in funzione del reddito, semmai si può discutere sulle varie soglie. Per il resto lo condivido in particolare quello sul pubblico impiego, da me sperimentato negli ultimi 2/3 anni dopo una vita nel privato, cominciando da dirigenti che non controllano a chi passa più tempo al telefono che lavoro; ma andrebbe rivisto nella sua struttura, deve funzionare come nel privato e se non si raggiungono obbiettivi devono essere lasciati a casa. Come coloro che passano più tempo in malattia che al lavoro e poi pretendono che nella busta paga ricevano comunque la voce di produttività, che è una vegogna; neanche nel privato risulta esserci per tutte le aziende tale voce. La P.A. va rivista del tutto nonostante i partiti, soprattutto quelli di destra, la proteggano. Non è giusto che chi è assunto lì sembra che abbia fatto un contratto a vita e passato il periodo di prova faccia quello che vuole; bisogna mettere in atto strumenti con il quale i fannulloni devono essere valutati come avviene nel privato e se ci sono le condizioni, e spesso ci sono, vanno licenziati e sostituiti con chi, ne conosco tanti, sarebbe in grado di svolgere lo stesso ruolo in modo più responsabile ed efficace e questo vuol dire meno costi e più servizio; ecco una delle tante voci da cui si potrebbe risparmiare oltre a esuberi per appartenenza politica come ministeri, regioni etc.