Autore

Luca Allevi

Dottore commercialista, pubblicista. Partner Leaders e del network Gruppo 24 Ore. Magistrale Economia Bocconi e Master RE NY University. Ha lavorato in Pizzarotti, Essex Capital NY e Avalon RE. Cell. 338-378.57.65 luca.allevi@leaders.it

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3 Comments

  1. 1

    antonio

    L'origine della Lega (attraverso i blog è stato ben spiegato questo a me che sono di Pescara e ci vivo, un terrone, perciò) sta sostanzialmente in una ribellione all'oppressivo e discriminatorio sistema fiscale dello Stato, di fatto applicato nella sua inaccettabile pesantezza solo al Nord (e non al Sud). La prima mossa, dunque, è stata di natura tributaria, e ad essa è stato agganciato il federalismo, pensato come garanzia per il mantenimento delle favorevoli modifiche fiscali eventualmente conseguite per il Nord (e per tutti, in teoria). Dunque, il federalismo non è scelta primaria ma garanzia che segue la scelta tributaria, la quale, in quanto primaria, deve essere necessariamente e immediatamente favorevole, in modo inequivocabile: se ciò non fosse, la garanzia non scatterebbe, perchè non servirebbe a nulla. Si batte ancora questa strada, mi pare, ma i presupposti di tutto questo ragionamento, discutibile o meno che sia (la scelta tributaria immediatamente favorevole, per esempio), dove sono?: nemmeno esistono. Il cosiddetto federalimo municipale è il tentativo di tornare a una organizzazione tributaria territoriale come quella precedente la Riforma Visentini, con moltiplicazione dei centri di raccolta e di spesa… e coi relativi vantaggi e svantaggi. Nella migliore delle ipotesi, si tratta di un presupposto del presupposto. Festeggiate che cosa, allora? Un'autonomia e un federalismo che non si intravvedono neppure, e che neppure sapete in cosa consistano? Dunque, festeggiate l'approvazione contrastatissima del presupposto di un presupposto di chissà quanti altri presupposti, i quali verranno man mano posti come pietre d'inciampo dai detentori del potere attuale? Non può essere questa un'occasione di festa e di astensione dal lavoro!. Forse, bisognerebbe affrontare con maggiore capacità scientifica e tecnica il problema delle autonomie e del federalismo in Italia, non abbandonandolo nelle mani di politicanti ignoranti ma furbi, che vogliono farvi festeggiare qualcosa che equivale, per importanza, al mio primo bagno in mare a giugno prossimo… a Francavilla: venite a vedere e, se potete, buttatevi in mare per rinfrescarvi anche voi, perché ciò sarebbe più serio dei vostri festeggiamenti.

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  2. 2

    maria

    Ma ci hanno raccontato che non è così: si può sapere da Voi, che siete commercialisti, mi pare, oltre che avvocati, com'è effettivamente questa storia del federalismo municipale. Che vantaggi abbiamo? Soprattutto, se non pagano i lazzaroni e gli approfittatori con le mani bucate, dobbiamo essere noi sul territorio comunque a garantire la copertura dei buchi, e oltre che i nostri, anche quelli di quei signori delle parti di quello del commento sopra? Insomma, il senso e le possibilità di spremitura del cittadino aumenteranno? Così non guarderemo più con poca simpatia i finanzieri ma addirittura i dipendenti dei nostri Comuni?

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  3. 3

    angelomario

    Certe reticenze fanno sentire puzza di bruciato, sospettare chenon tutto sia chiaro nemmeno a chi ha voluto la legge… Anche la lega deve essere più chiara, perché, come dice uno che conosco, "tecnica e politica vanno a braccetto".

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